Gianna Emanuela, insieme a tutti i suoi familiari, ringrazia con tutto il cuore il carissimo Leonardo Sellitri, il Parroco Don Cornelio Ibeh e il Gruppo di Preghiera “Amici di Santa Gianna Beretta Molla” in Conversano (Bari), per tutto l’affetto, l’ammirazione e la devozione per la sua Santa Mamma.

PREGHIERE E "MESSAGGI"

PREGHIERE E "MESSAGGI"

Autore : SANTA GIANNA BERETTA MOLLA

Preghiera a Gesù

O Gesù, Ti prometto di sottomettermi a tutto
ciò che permetterai mi accada, fammi solo conoscere
la Tua Volontà.
Mio dolcissimo Gesù, Dio infinitamente misericordioso,
Padre tenerissimo delle anime, e in modo particolare
delle più deboli, delle più miserabili, delle più inferme
che porti con tenerezza speciale
fra le Tue braccia divine, vengo a Te per chiederTi, per
l'amore e i meriti del Tuo Sacro Cuore, la grazia di
comprendere e di fare sempre la Tua santa volontà, la
grazia di confidare in Te, la grazia di riposarmi
sicuramente per il tempo e per l'eternità nelle Tue
amorose braccia divine.
(dai manoscritti di Santa Gianna)

Messaggio ai giovani

Occorre incarnarsi sull'esempio di Gesù, che vuoI dire:
rendere la verità visibile nella propria persona, rendere la
verità amabile, offrendo in se stessi un esempio attraente
e, se possibile, eroico. Vuoi dire imitare Gesù, che nacque
povero, visse povero e morì povero. Vuoi dire
manifestare attraverso la nostra umanità Gesù Cristo e la
bellezza della vita secondo il Vangelo. VuoI dire
mettere in conto il soffrire. Le anime si acquistano
con l'esempio, con la parola, ma soprattutto
col sacrificio. La semigenerosità il Signore
non l'amava.
(dagli Appunti per una conferenza alle giovani di
Azione Cattolica, anni 1944-1 948)

Messaggio agli uomini e alle donne di oggi

“Le vie del Signore sono tutte belle, purché il fine
sia sempre quello: salvare la nostra anima, e riuscire
a portare tante altre anime sante in paradiso, per dare
gloria a Dio”. “Sorridere a Dio, da cui ci viene ogni
dono. Sorridere ai genitori, fratelli, sorelle, perché
dobbiamo essere fiaccole di gioia, anche quando ci
impongono doveri che vanno contro la nostra
superbia. Sorridere sempre, perdonando le offese.
Sorridere in società, bandendo ogni critica e
mormorazione. Sorridere a tutti quelli che il Signore
ci manda durante la giornata. Il mondo cerca la gioia
ma non la trova, perché lontano da Dio. Noi, che
abbiamo compreso che la gioia viene da Gesù, con
Gesù nel cuore portiamo la gioia. Egli sarà la forza
che ci aiuta”.
(dai Manoscritti, anni 1946-1949)

Preghiera alla Madonna

O Maria,
nelle tue materne mani mi rimetto e mi abbandono
interamente, sicura di ottenere quello che Ti chiedo.
Di Te mi fido,
perché sei la mia dolce Madre, in Te confido,
perché sei la Madre di Gesù, a Te mi affido.
In questa fiducia riposo sicura di essere in tutto
esaudita, con questa fiducia nel cuore Ti saluto
“Mater mea, fiducia mea”; a Te interamente mi
consacro, pregandoTi di ricordarTi
che sono cosa e possessione tua:
guardami e difendimi, o dolce Madre, e, in ogni
istante di mia vita, presentami Tu stessa al tuo Figlio
Gesù.
(dai manoscritti di Santa Gianna)

Messaggio ai fidanzati e alle famiglie

Quando penso al nostro grande amore reciproco, non
faccio che ringraziare il Signore. E proprio vero che
l'amore è il sentimento più bello che il Signore ha posto
nell'animo degli uomini. E noi ci vorremo sempre bene -
come ora, Pietro. Pietro, vorrei poterti dire tutto ciò che
sento e ho nel cuore, ma non ne sono capace, e tu che
ormai bene conosci i miei sentimenti, sappimi leggere
ugualmente. Pietro carissimo, sono certa che mi renderai
sempre felice come lo sono ora e che il Signore esaudirà
le tue preghiere, perché chieste da un cuore che Lo ha
sempre amato e servito santamente... Così con l'aiuto e la
benedizione di Dio faremo di tutto perché la nostra nuova
famiglia abbia ad essere un piccolo cenacolo, ove Gesù
regni sopra tutti i nostri affetti, desideri ad azioni. Pietro
mio, mancano pochi giorni e mi sento tanto commossa ad
accostarmi a ricevere il Sacramento dell'Amore.
Diventiamo collaboratori di Dio nella creazione,
possiamo così dare a Lui dei figli che Lo amino e Lo
servano. Pietro, sarò capace di essere la sposa e la
mamma che tu hai sempre desiderato? Lo voglio
proprio, perché tu lo meriti e perché ti voglio
tanto bene.

(dalla Lettera al fidanzato Pietro Molla,
4 settembre 1955)

Messaggio ai laici di azione cattolica

Il Signore desidera vederci accanto a Lui per
comunicarci, nel segreto della preghiera, il segreto
della conversione delle anime che avviciniamo Non
ci dovrebbe essere nessuna giornata della vita di un
apostolo che non comprenda un tempo determinato
per un po' di raccoglimento ai piedi di Dio. [...] Si,
lavorare, sacrificarsi, non per trarne reputazione ma
solo per la gloria di Dio. Seminare, gettare il nostro
piccolo seme senza mai stancarci. Non fermiamoci
troppo a considerare quello che ci sarà. E se dopo
aver lavorato nel miglior modo possibile, ne deriva
un insuccesso, accettiamolo generosamente; un
insuccesso accettato bene da un apostolo, che aveva
impiegato tutti i mezzi per riuscire, è più benefico di
salvezza che non un trionfo.

(dagli Appunti per una conferenza alle giovani di Azione
Cattolica di Magenta, 11 novembre 1946)

Messaggio ai medici e agli operatori sanitari

Tutti nel mondo lavoriamo in qualche modo
a servizio degli uomini. Noi medici direttamente
lavoriamo sull'uomo. Il nostro oggetto di scienza e di
lavoro è l'uomo che dinanzi a noi ci dice di se stesso:
“aiutami” e aspetta da noi la pienezza della sua
esistenza. Gesù ci direbbe: chi è l'uomo. Non è solo
corpo - in quel corpo c'è un pensiero - una volontà,
che è capace di andare incontro alla sofferenza. C'è
nel corpo uno spirito e come tale immortale. [...]
Cosa vi direbbe Gesù? Dovete mettere ogni cura su
questo corpo. Dio ha innestato il divino nell'umano
così tutto ciò che facciamo assume maggiore valore.
Oggi c'è purtroppo superficialità anche nel nostro
lavoro. [...] Fare del bene:
noi abbiamo delle occasioni che il sacerdote non ha.
La nostra missione non è finita quando le medicine
non servono più. C'è l'anima da portare a Dio e la
nostra parola avrebbe autorità. [...] Gesù dice: “Chi
visita il malato, aiuta me”. Come il sacerdote può
toccare Gesù, così noi medici tocchiamo Gesù nel
corpo dei nostri ammalati: poveri, giovani, vecchi,
bambini. Che Gesù si faccia vedere in mezzo a noi.

(Dai Manoscritti, anni 1950-1953)

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